martedì 17 febbraio 2015

Joan Baez: L'usignolo di Woodstock


Joan Chandos Báez in arte Joan Baez non ha bisogno di presentazioni, cantautrice statunitense, icona degli anni 60-70 oltre che per la sua unione sentimentale e artistica con il menestrello di Duluth  il mitico Bob Dylan, anche per le sue lotte pacifiste e per il suo impegno dei diritti civili.

Fin da giovane la sua coscienza sociale a base di pacifismo e non violenza ed il suo amore per la musica sono piuttosto forti. Il battesimo musicale avviene ad una manifestazione per gli studenti delle scuole superiori, dove Joan ha modo di fare il suo debutto suonando con l'ukulele "Honey Love". Dopo quest'esperienza è la volta di quella nel coro scolastico dove impara ad accompagnarsi con la chitarra Intorno alla metà dei '50 si stabilisce con la famiglia in California, dove incontra, nel 1957, Ira Sandpearl, che per primo le parla appunto di pacifismo e non violenza. L'anno seguente, a Cambridge nel Massachusetts, la Baez inizia anche qui a cantare nelle piccole coffee house. Rapidamente Joan diventa simbolo della protesta contro tutte le ingiustizie continuando a mietere successi non solo nella natia America ma anche in Europa. Forte delle sue incrollabili convinzioni, verso la fine del '66 viene arrestata per pochi giorni durante un picchettaggio al centro di reclutamento di Oakland, ma ciò non ferma la sua protesta, tanto che cominciano a circolare accuse di antiamericanismo nei suoi confronti.





I grandi amori di Joan


Bob Dylan : "Quello con Bob è stato un periodo indimenticabile: sul piano artistico, umano e sentimentale. Dopo la nostra rottura lo implorai per anni di tornare all'attivismo politico", mi racconta la Baez, "Da lui mi aspettavo sempre di più. Sono stata una stupida perché Bob ci aveva già dato il meglio assoluto di sé con le sue canzoni". Un sentimento un ricordo, un rispetto assoluto reciproco: appena una decina di giorni fa, nel ritirare il premio come persona dell'anno dalla giuria dei Grammy Awards alla cerimonia di Musicares a Los Angeles, Dylan ha ringraziato la Baez, definendola "la regina della musica folk ieri e oggi". "Bob scriveva canzoni impegnate ben prima d'incontrare me", tiene a precisare Joan, "Aveva già visitato il Sud e vissuto con i poverissimi mezzadri neri. La nostra unione, soprattutto quella musicale, ci ha portato a dare il meglio di noi stessi su questo fronte, anche se entrambi avevamo alle spalle una solida storia di attivismo politico".

David Harrisimprigionato per la sua renitenza alla leva, che le ha regalato il suo unico figlio, Gabriel, e da cui divorziò nel 1973.

Steve Jobsallora 25nne, che all'inizio degli anni 80 le chiese di sposarlo se lei, già 40enne, avesse acconsentito ad avere figli. Non se ne fece nulla. Lei era già una leggenda, Jobs stava solo per diventarlo. Nel suo cuore, invece, un posto molto speciale lo occupa da sempre Bob Dylan


Il futuro di Joan 


La cantautrice americana sarà il 7 marzo a Bologna, l’8 marzo a Udine, il 10 marzo a Roma e il 12 Marzo a Milano. Tour su misura per l'Italia, canterà anche Morandi con il quale nel 1966 duettò e fece conoscere al mondo "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones."




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