lunedì 9 novembre 2015

Se non usi le virgole leggi "Eats,shoots & eaves"


Eats-shoots-eaves


Al seminario tenuto da EWWA sul self publishing dell'irreverente libro di  Lynne Truss.
Nella redazione del mitico New Yorker, negli anni Trenta e Quaranta, il direttore, Harold Ross, e uno dei suoi reporter, James Thurber, passavano ore a litigare per una virgola. Il direttore le avrebbe
infilate dappertutto. Il reporter lo accusava di soffrire del «complesso dell' inciso»: una predilezione per le frasi involute, che si allungano all' infinito, con una precisazione dietro l' altra. Se Ross, per descrivere i colori della bandiera americana, scriveva «rosso, bianco, e blu», Thurber ribatteva che era meglio scrivere «rosso bianco e blu», altrimenti le virgole, appesantendola, «avrebbero impedito alla bandiera di sventolare». Se il direttore scriveva: «Dopo cena, gli uomini si trasferirono in salotto», il reporter lo provocava, chiedendo che bisogno c' era di una virgola dopo la parola «cena». E Ross, in tono professorale, obiettava: «La virgola serve a dare il tempo agli uomini di scostare la sedia e alzarsi in piedi, prima di trasferirsi nell' altra stanza».

Eats-shoots-eaves


Di aneddoti come questo è pieno un libro appena uscito in Inghilterra e balzato sorprendentemente in testa alle classifiche dei best-sellers. Si chiama Eats, shoots & leaves strambo titolo che deriva dalla seguente storiella: un panda entra in un bar, ordina un sandwich, spara un colpo di pistola e poi esce. Il barista lo rincorre per ottenere spiegazioni. Per tutta risposta, il panda gli tira un dizionario dalla punteggiatura scorretta. Alla voce «panda», il barista legge:
"Animale simile all' orso, nativo della Cina. Mangia, spara e se ne va"
 Con la punteggiatura corretta, ovviamente, la stessa frase (Eats shoots and leaves) ha ben altro significato:
"Mangia germogli e foglie" 
Voi lo avete letto?


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